Il cioccolato fa dimagrire? Nelle avventure testuali sì!

Che cosa c’entra il cioccolato con le avventure testuali, vi starete chiedendo. In realtà ci sono un sacco di giochi che usano il cioccolato in vari modi per rendere la storia più curiosa e… appetitosa. E da oggi ce n’è uno in più.

Choco Quest, una avventura testuale al gusto di cioccolato

Poche ora fa ho tenuto a Genova un workshop di videogame design orientato all’interactive fiction. L’evento si è svolto nell’ambito del Gizmark, il forum dedicato alle nuove tendenze tecnologiche, che ha ospitato anche un bell’intervento sulle stampanti 3D.

L’occasione mi ha permesso di realizzare un minigioco in cui per dimagrire bisogna mangiare cioccolato. L’idea naturalmente è venuta dal pubblico. Io mi sono limitato a tradurla in righe di codice di Inform 6, dopo una breve introduzione dedicata al gioco dimostrativo Salvate lo Stregatto.

Il Choco Quest del Gizmark, una avventura testuale a prova di dieta

Protagonista dell’avventura è proprio un ciccione (o diversamente magro, come si dice adesso) che si reca al Gizmark per trovare un modo per dimagrire. Avvista una bella stecca di cioccolato abbandonata da chissà chi, ma subito non può mangiarla per paura di ingrassare ancora di più. Poi però troverà il modo di farlo e anche di dimagrire, terminando il gioco con successo.

Curiosamente il Choco Quest del Gizmark conferma il trend gastronomico dei miei giochi scritti dal vivo insieme al pubblico. Al Linux Day di Spotorno avevo programmato una avventura testuale a base di funghi (allucinogeni) da raccogliere e mangiare. All’Adventure Day del Vigamus di Roma avevo creato il trucido Pizza Quest che vedeva il giocatore nei panni di un aiuto cuoco impegnato a preparare una pizza (da guarnire con del prosciutto custodito in un gabinetto otturato) e a servirla in sala. A quanto pare quando la gente è chiamata a dare libero sfogo alla propria creatività tira sempre in ballo cose “buone” da mangiare.

Se volete provare il gioco potete cliccare qui per scaricare sia il codice sorgente, (quasi) interamente frutto del workshop del Gizmark, che il file Z-code già compilato da aprire con Frotz o un qualsiasi altro interprete dedicato.

Con gli amici del Gizmark, e dei gruppi Linux Govonis e Slimp che hanno collaborato all’allestimento del workshop, stiamo già parlando di organizzare altri eventi simili coinvolgendo anche le scuole di Genova e dintorni.