Fuga dall’Acropoli

Avventura testuale di Marco Vallarino e degli studenti dell’IIS Marconi di Imperia per iOS, Android, Windows, Linux e Mac

Fuga dall’Acropoli è la terza – e per ora ultima – avventura testuale che ho realizzato insieme ai prof e agli studenti dell’IIS Marconi di Imperia nell’ambito del corso di gamification e storytelling finalizzato allo sviluppo di videogiochi didattici e promozionali.

La storia è il seguito di quella di In cerca di Tesla: il viaggio nel tempo prosegue nella antica Grecia, dove il giovane e scapestrato protagonista, dopo essere atterrato nella Atene del 410 a.C. (al tempo della guerra del Peloponneso), viene imprigionato con l’accusa di essere una spia persiana.

Una lezione di storia interattiva

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Riconquistare la libertà e ritrovare la macchina del tempo sequestrata dalle guardie ateniesi costituiscono il doppio scopo dell’avventura, ambientata (quasi) interamente nel suggestivo scenario della Acropoli. La celebre cittadella è stata ricostruita accuratamente dai ragazzi, seppure con l’aiuto del professore Umberto Sisia: ci sono i Propilei, il Partenone, il tempio di Atena Nike, l’Eretteo, il Pandroseion, l’Arrephorion, il santuario di Zeus e anche un passaggio segreto!

Il gioco è stato presentato il 4 maggio 2017 all’auditorium del museo navale di Imperia – che in quel periodo sostituiva la sala conferenza della biblioteca civica, chiusa per lavori – davanti a un vasto pubblico e ad amici e colleghi giornalisti di vari siti e giornali, come Christian Flammia di Sanremo News e Giulia Cassini del Secolo XIX. Il rilascio della avventura testuale Fuga dall’Acropoli è stato inoltre impreziosito dalla bellissima copertina realizzata dalla illustratrice Anna Pesce con i colori di Simone Daraghiati.

Come comincia la storia

Nessun quando, nessun dove.

Ti trovi nuovamente sulla tua mirabolante macchina del tempo.

Lo scafo aerodinamico di acciaio lucente brunito solca con leggere vibrazioni il rutilante e convulso vortice delle onde temporali.

Chissà dove ti porterà stavolta la tua nuova e avvincente avventura?

A un tratto il movimento della macchina si fa più sussultorio e ondulatorio e la luce diventa accecante. Quando riapri gli occhi sei fermo.

Vedi di fronte a te un vasto semicerchio contornato da numerose gradinate di pietra. Il tuo veicolo si trova nel mezzo di un’area circolare di terra battuta, mentre dietro di essa fa mostra di sè una struttura di pietra che assomiglia a un palazzo.

Riconosci quello che deve essere un antico teatro greco! L’ipotesi che tu possa trovarti in Grecia viene consolidata quando innalzi lo sguardo e in lontananza vedi sulla collina un grandissimo tempio. È sicuramente il Partenone, con il quale hai avuto tanto a lungo a che fare nel corso delle interminabili ore passate a studiare storia nei pomeriggi estivi delle ripetizioni. Pare appena costruito: le colonne, i frontoni, la facciata sono tutti dipinti a vivaci colori e non è affatto danneggiato come capita comunemente di vederlo ridotto durante la tua epoca.

L’indicatore sul cruscotto indica il 410 a.C. Se ben ricordi è un anno successivo alle guerre persiane e all’età di Pericle. Le guerre del Peloponneso sono iniziate già da un pezzo! Non fai in tempo a compiacerti che aver studiato storia possa finalmente servirti a qualcosa, quando improvvisamente sei interrotto da una folla vociante alla testa della quale vedi numerose guardie inferocite che corrono verso di te con intenzioni ostili e minacciose.

Dal caos senza senso riesci soltanto a decifrare una parola che i Greci gridano spaventati e irosi contro di te: “Barbaros!” Questa poi: barbaro a te!

Ma la situazione è preoccupante: fai in tempo unicamente a disinserire il cilindro di attivazione quando vieni catturato dalle guardie che ti abbrancano e ti trascinano via. Un soldato recupera la portentosa “chiave” che accende i meccanismi temporali. Intanto vedi un gruppo di persone che faticosamente solleva la macchina e la conduce chissà dove. Questo sarà un grosso problema!

Mentre vieni tirato come un sacco di patate opponi resistenza con forza e uno dei guerrieri – che evidentemente non ha molta pazienza – cala sulla tua testa il manico della lancia cosicché sprofondi lentamente nell’oblio.

Ti risvegli con un gran mal di testa nella scomoda cella di una prigione. Sei sdraiato su di un grezzo tavolaccio il cui pagliericcio è avvolto da una ruvida coperta di lana grossolana. Con un po’ di fatica ti alzi e pensi a come uscire da qua e recuperare la macchina del tempo per tornare a casa.

Scarica gratis il gioco e scopri come giocare a una avventura testuale.